"...L'artiste peint souvent une silhouette d'homme se détachant sur des fonds rougeâtres, ou lui-même de cette couleur terreuse, et émergeant d'un fond bitumeux. Ces silhouettes prennent peu à peu de la puissance, à mesure qu'on les regarde. Elles sont énergiques, solides, et scrutent depuis leur autre monde..."
Gilles Fallot
 

_beatrice pasquet

L'artista francese, da molti anni residente a Roma, lavora nel suo studio in casa, proprio all'Esquilino, e divide la sua attività tra l'Italia e la Francia, sua terra d'origine.

Le sue opere sono caratterizzate dall'uso di tecniche "tradizionali" come la scultura e la pittura realizzate principalmente con materiali poveri, quali carta, legno e argilla. Il suo lavoro, dal linguaggio personale, si interessa dell'impatto tra materia, luce e colori; figure nere senza identità, quasi ombre in un paesaggio indefinito si presentano di fronte a noi vivendo in questa realtà tra luce ed ombra, come in "Le corps, le vide, sa vie, una piccola opera in legno realizzata per una mostra a Napoli proprio sul tema della donna. L'opera in mostra, sintesi tra pittura e scultura, di grandi dimensioni e, realizzata ad hoc, si mette in relazione sapientemente con lo spazio.

In essa figure precarie di donne, deboli e anonime, scure ed ignote , diventano allo stesso tempo "persone" di grande impatto per la loro forte materialità, che la sostanza dei loro corpi, e il contrasto dei colori che li definiscono e ne tracciano la loro individualità. (Serena Basso - Critica d'arte)